Una delle caratteristiche geografiche più sorprendenti dell’Africa è un enorme strappo sulla superficie terrestre: la Great Rift Valley, o fossa tettonica.
La fossa tettonica si estende dal Medio Oriente al Mozambico, e passa proprio attraverso l’Etiopia, dotando il paese di alcune caratteristiche spettacolari che spaziano da luoghi caldi, secchi e aridi a una serie di splendidi laghi. L’attività vulcanica, che ha notevolmente contribuito alla formazione della Rift Valley, continua fino ad oggi. In Etiopia, essa trova espressione in presenza di sorgenti calde in molte parti del paese, così come la presenza di coni vulcanici nella depressione del Danakil nel nord-est.
La porzione etiopica della Rift Valley va dal Mar Rosso al lago Turkana sul confine con il Kenya.
Nel nord dell’Etiopia, la Fossa Tettonica forma la depressione Danakil e un deserto inaccessibile ed inospitale che scende fino ad un’altitudine di 116 metri sotto livello del mare, uno dei punti più bassi sulla superficie terrestre. A sud della depressione, ad est di Addis Abeba, la Rift si stringe attorno al Parco Nazionale Awash per dividere in due l’Etiopia con altopiani orientali e occidentali. La parte meridionale della Rift Valley etiopica è più bassa, più calda e secca di altre zone densamente popolate del paese. I sei laghi principali della spaccatura etiopica si sono formati durante l’ultima glaciazione, originariamente come due grandi laghi, uno dei quali ha formato quelli che ora sono i laghi Ziway, Abiata, Shala e Langano, gli altri laghi Abaya e Chamo.