Dopo la caduta del regno di Axum, i re della dinastia Zagwe trasferirono la loro residenza a Lalibela, il sud est di Axum. Lì, eressero una capitale fiorente e densamente popolata, la residenza della loro dinastia durante il medioevo. Lalibela, conosciuta precedentemente come Roha, fu chiamata così per ricordare il re di Lalibela, dalla fine dei dodicesimo secolo. La città fu poi stabilita come New Jerusalem. In quel periodo storico, viaggiare in pellegrinaggio fino a Gerusalemme era impossibile perchè le terre fra l’Etiopia e Gerusalemme erano state conquistate dai Musulmani.
La leggenda racconta che Lalibela ha ricevuto una visione celestiale e gli angeli la aiutarono a portare a compimento l’opera in breve tempo. Ma è più probabile che Lalibela abbia ricevuto ispirazione durante il suo esilio a Gerusalemme, che fece nascere in lui la necessità di costruire appunto una “nuova Gerusalemme”in Etiopia, accessibile a tutti gli Etiopi.. Le chiese di Lalibela non lasciano nessuno indifferente. Questi edifici intricati sono stati interamente forgiati da un cumulo omogeneo di roccia lavica. Paiono assolutamente irreali e quasi creati da una sorta di potere magico. I “Rock temples” possono essere ammirati in luoghi diversi del mondo, ma solo qui sia le pareti esterne che quelle interne sono state forgiate e rimodellate. Le chiese di Lalibela, sono note come il meno conosciuto degli otto miracoli del mondo, e meritano questo epiteto a pieno. Gli edifici sono forgiati nella loro integrità dalle roccia e contemporanteamente ne sono completamente separati. Nei secoli seguenti, Lalibela perse sempre più importanza fino e diventare un piccolo villaggio.
